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Concorso di idee masterplan

"Capannori città UNA COMUNITA' QUARANTA PAESI"

status: 

SECOND PRICE

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year:

2015/2016

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project name:

"noi cambiamo rotta"

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team:

Andrea Perelli architetto

Michela Sodini architetto paesaggista

Claudio Cammarata architetto

Giuseppe Amante ingegnere

Marco Santucci architetto

Alice Forghieri architetto

Piera Marchetti architetto

Sara Pinochi ingegnere

Emilio Bertoncini agronomo e formatore

Rosanna Tartarelli psicologo educatrice 

Serena Scalici naturalista

Frediani Lorenzo economista

Luca Paolucci archeologo

Il progetto “noi cambiamo rotta” vuol proporre un nuovo modello di polis, fondato sull'idea di una città connessa urbanisticamente, socialmente ed ecologicamente. Lo schema generale è costituito da un anello, la cintura del verde, che circoscrive la città di Capannori assolvendo la funzione di connettività globale su tre livelli: ecologica, ciclopedonale, ed identitaria del paesaggio locale. Il centro si sviluppa lungo una sorta di asse che connette i principali poli del centro lineare: la Capannori funzionale, la Capannori fondativa, e la nuova porta di collegamento interregionale costituita dall’ Hub di Tassignano. Il sistema esterno della cintura del verde e quello interno del centro lineare sono interconnessi per mezzo di collegamenti ciclopedonali a raggiera che costituiscono la nervatura portante di un sistema unitario.

La volontà di lavorare principalmente sui vuoti urbani come aree di ricucitura del tessuto cittadino, al fine di costituire un sistema continuo di spazi interconnessi, ha concentrato l’interesse progettuale anche su piccoli spazi cittadini, apparentemente marginali, ma essenziali per una rigenerazione in cui il processo progettuale funge solo da attivatore di processi partecipativi che ottengono risultati anche su larga scala.


Il principio ispiratore discende dalla consapevolezza che per il miglioramento della qualità della vita, dell'ambiente e del benessere della popolazione sia necessario procedere verso la costruzione di una città olistica. Con la parola “olistica” intendiamo un organismo territoriale composto da elementi fisici, mentali ed emozionali-spirituali. Questi tre elementi, sono inscindibili tra loro: se uno di questi è in sofferenza tutta la città e la popolazione che la abita ne risentono, vivendo uno stato di disagio e di squilibrio.


Pensiamo che per il raggiungimento di un benessere diffuso sia necessario intraprendere un percorso che sviluppi tutti i tre aspetti e sia capace di comprendere appièno le sinergie attive dei diversi settori disciplinari presenti nell'organismo territoriale. Questo miglioramento può avvenire solo attraverso un "percorso" che coinvolga la popolazione attraverso tutte le forze associative, culturali, politiche, religiose e del singolo individuo che sono presenti nel territorio. Il coinvolgimento diventa essenziale e necessario affinché i cittadini possano riappropriarsi del territorio che abitano e vivono, riconoscersi in esso, riassegnare identità ai luoghi, capire l'importanza dei piccoli gesti quotidiani per poterlo mantenere e valorizzare, rispettare ed abbellire, rendere funzionale e sicuro.

claudiocammarata architetto

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